Marcello Martini, UN ADOLESCENTE IN LAGER. Ci� che gli occhi tuoi hanno visto, Giuntina, Firenze 2007

a cura di Elisabetta Massera

Prefazione di Alberto Cavaglion



Marcello Martini nasce a Prato il 6 febbraio 1930, ultimo dei tre figli di mario e Milena Dami, e cresce in una famiglia di provata fede repubblicana e antifascista.
E’ catturato a Montemurlo il 9 giugno 1944, dove la famiglia era sfollata, in seguito alla scoperta dell’emittente clandestina di Firenze Radio Cora, con cui il padre Mario, entrato nella Resistenza dopo l’8 settembre 1943 e comandante militare del CLN pratese, aveva collaborato per organizzare un aviolancio di aiuti per le formazioni di lotta clandestina.
Il quattordicenne partigiano Marcello fu trasferito nelle carceri fiorentine delle Murate, quindi nel campo di transito di Fossoli e da qui deportato a Mauthausen il 21 giugno, dove fu immatricolato con il numero 76430. Fu poi inviato nel sottocampo di Wiener Neustadt e da qui nel sottocampo di Hinterbrühl, situato nella galleria detta Seegrotte, antica miniera di sale, utilizzata dalla Heinkel per la produzione di aerei a reazione. Dopo lo sgombero del sottocampo e l’eliminazione dei deportati malati, è nuovamente condotto a Mauthausen con una terribile marcia durata dal 1° al 7 aprile 1945. Nuovamente internato nel campo di quarantena, è liberato il 5 maggio 1945 dall’esercito americano. Dopo il ritorno a casa riprende la sua carriera di studente e si laurea in chimica. Negli ultimi anni si è dedicato alla diffusione della memoria della deportazione per conto dell’Aned, e nel 1996, insieme ad amici e studiosi, ha fondato l’Associazione Canavesana per i Valori della Resistenza, che organizza attività di carattere culturale e didattico inerenti alla storia del Novecento.

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