Florian FreundKZ ZEMENT EbenseeIl campo di concentramento di Ebensee “commando” di MAUTHAUSEN – e l’industria missilistica

Edizione italiana

A cura di Italo Tibaldi
Traduzione di Eralda Caserio

L’ARTIGIANA 1990



Nelle immediate vicinanze di Ebensee, una piccola località nell’incantevole paesaggio del Salzkammergut (zona di Salisburgo), nell’Alta Austria, nel 1943 fu allestito dalle SS un Campo di Concentramento con oltre 18.000 prigionieri.
La “Wunderwaffe”, la mitica “arma del miracolo” della propaganda nazista, avrebbe dovuto diventare realtà grazie al lavoro forzato. I prigionieri rinchiusi nel “Campo di Concetramento ‘SS-Zement'” dovettero scavare in brevissimo tempo gigantesche gallerie nel cuore della montagna, dove, al riparo dalle incursioni aeree alleate, sarebbe stato dislocato il Centro Missilistico Sperimentale di Peenemünde.
Gli uomini rinchiusi là dentro, costantemente minacciati ed in pericolo di vita, ignoravano in pratica ogni cosa dei progetti missilistici nazisti e vivevano in condizioni disumane, sottoposti a fatiche inenarrabili.
Quando, nella primavera 1945, cominciarono a riversarsi sul Campo di Concentramento di Ebensee i trasporti dei prigionieri che provenivano dai Lager man mano evacuati all’avvicinarsi delle truppe sovietiche, la situazione nel Campo precipitò completamente e fu la catastrofe. La fame fece migliaia di vittime.
Quando le truppe americane già si avvicinavano al Lager di Ebensee un gruppo di resisenza potè impedire – in circostanze altamente drammatiche – che tutti i detenuti venissero sterminati nelle gallerie, così come le SS avevano progettato.

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