Martedì 5 settembre ore 17.00
Palazzo della Provincia, Salone del Gonfalone-V. Ricasoli 25, Prato
presentazione del libro
RIPARARE I DANNI
I perseguitati dai fascismi in Austria, Francia, Germania, Italia
Sottrazioni, Restituzioni, Indennizzi
di Giovanna D’Amico, Le Monnier, 2023
in dialogo con l’autrice, Marco Palla (Presidente Comitato Scientifico Museo della Deportazione)
e Marta Baiardi (ISRT)
Il volume ricostruisce le persecuzioni e reintegrazioni dei «perseguitati dai fascismi» in un’ottica comparata, attraverso l’analisi delle storiografie dei quattro Paesi indagati, e cioè di Francia, Germania, Austria e Italia. L’arco temporale affrontato si snoda dalla salita al potere di Benito Mussolini sino ai giorni a noi più vicini, dato che i risarcimenti, le restituzioni dei beni e gli indennizzi alle «vittime» dei regimi incorsi tra le due guerre mondiali rappresentano una questione ancora aperta e di rilievo internazionale. Dall’analisi affiora il decisivo ruolo del fascismo italiano nell’imprimere modelli persecutori che ebbero effetti di ricaduta anche negli altri Paesi oggetto del volume, mentre nel dopoguerra la riabilitazione delle «vittime» venne pensata per prima dagli Alleati. Le élites politiche post-fasciste puntarono dal canto loro a reintegrarle, nella misura del possibile, «nella posizione in cui si sarebbero trovat[e] se la persecuzione non fosse stata [mai] attuata».
Giovanna D’Amico si è laureata a Catania e ha conseguito il dottorato in Studi Storici, a Trento. È docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Messina e ha pubblicato tra gli altri I siciliani deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti 1943-1945 (Sellerio, 2006), Quando l’eccezione diventa norma. La reintegrazione degli ebrei nell’Italia post-fascista (Bollati, 2006) e Sulla strada per il Reich. Fossoli, marzo-luglio 1944 (Mursia, 2015). Tra le curatele Migrazioni e fascismi, con Manoela Patti («Meridiana», 2018) e Lavorare per il Reich. Fonti archivistiche per lo studio del prelievo di manodopera per la Germania durante la Repubblica sociale italiana, con Irene Guerrini e Brunello Mantelli (Novalogos, 2020).