giovedì 13 febbraio alle ore 17:30
presso la Biblioteca Lazzerini di Prato, in via Puccetti 3
presentazione del volume
CRIMINALI
del campo di concentramento di Bolzano
Deposizioni, disegni, foto e documenti inediti
(Edition Raetia, 2019)
di Costantino di Sante
saluti di
Simone Mangani, Assessore alla Cultura del Comune di Prato
Giuseppe Matulli, Presidente Istituto Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea
interventi di
Filippo Focardi, Università di Padova, Direttore Scientifico Istituto Nazionale “F. Parri”
Dario Venegoni, Presidente nazionale dell’ANED
alla presenza dell’autore
Una inedita documentazione ha fatto emergere nuovi particolari sulla gestione del campo di concentramento di Bolzano. Si tratta di deposizioni, testimonianze, fotografie, disegni, certificati mai pubblicati prima, provenienti soprattutto dal National Archives di Washington; e dall’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito di Roma. Raccolto nell’immediato dopoguerra dalle Autorità alleate ed italiane al fine di poter individuare i responsabili dei crimini commessi nelle celle di detenzione del lager; questo corpo documentario è stato utilizzato per ricostruire le biografie di quanti si macchiarono di crimini e misfatti durante i dodici mesi di funzionamento del campo di Bolzano. Uno dei principali luoghi di detenzione nazista nell’Italia occupata.
Le informazioni contenute nei fascicoli hanno anche consentito di delineare la struttura organizzativa della polizia nazista nella zona di operazioni delle Prealpi ed hanno permesso di fare luce sulle dinamiche che portarono all’arresto ed all’omicidio dei principali esponenti della Resistenza bolzanina.
L’Autore Costantino Di Sante è un noto storico che ha trattato in passato temi come l’internamento fascista; l’occupazione della Jugoslavia ed il colonialismo in Libia, collabora con le Università di Teramo e di Roma Tre ed è attualmente direttore dell’Istituto storico provinciale di Ascoli Piceno e fa parte del consiglio scientifico dell’Istituto Nazionale “F. Parri”.