MEETING DEGLI STUDENTI TOSCANI IN OCCASIONE DEL GIORNO DELLA MEMORIA 2018
PROGRAMMA DEL MEETING 2018
- Attraverso questo link è possibile visionare il filmato dell’intero evento, svoltosi la Mattina del 27 gennaio 2018 presso il Nelson Mandela Forum di Firenze.
IL MEETING
Il Meeting che la Regione Toscana organizza ogni due anni in collaborazione con la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, in alternanza con il Treno per Auschwitz, raccoglie in un grande auditorium del capoluogo quasi ottomila studenti provenienti dall’intera regione, ad ascoltare di volta in volta, in occasione del Giorno della Memoria, i racconti e le riflessioni in primo luogo di testimoni di Shoah, deportazione ed esilio, ma anche di prestigiosi personaggi del mondo della cultura e delle istituzioni.
PROGRAMMA
DAL RAZZISMO DI STATO ALLO STATO DI DIRITTO (1938 -2018)
A ottant’anni dalle leggi “razziali” del fascismo, a settant’anni dalla promulgazione della Costituzione della Repubblica italiana e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
Meeting regionale degli studenti 26 Gennaio 2018 ore 9,30-13,00 Mandela Forum, Firenze
L’iniziativa ha coinvolto testimoni della Shoah e della deportazione politica quali le sorelle Andra e Tatiana Bucci, Kitty Braun Falaschi, Marcello Martini e Vera Michelin Salomon, ma anche persone le cui famiglie hanno subito la persecuzione razziale avvenuta in Italia a causa delle leggi antisemite del 1938 come Vera Vigevani Jarach; inoltre è stato affrontato il tema del razzismo fascista nelle colonie italiane a causa del Regio Decreto n.880 del 1937.
L’incontro con le storie di questi testimoni, cioè di persone che al tempo del nazifascismo subirono le persecuzioni e/o furono deportate nei lager nazisti, può rafforzare nei giovani e meno giovani il principio della responsabilità individuale e collettiva ed attivare una fondamentale riflessione sulle conseguenze prodotte dall’introduzione di riferimenti razzisti e persecutori all’interno di legislazioni nazionali.
Nel 2018, a ottant’anni dalla firma delle leggi razziste del fascismo avvenuta proprio a San Rossore (Pisa), attivare la riflessione degli studenti sul tema dell’indifferenza di fronte al male sottolineando i processi legislativi che generarono l’esclusione e finanche la persecuzione e la morte, permette di prendere coscienza anche del successivo percorso di costruzione della democrazia: settant’anni fa, la promulgazione della Costituzione della Repubblica italiana e la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, costruite a partire dai temi della pace, dell’uguaglianza e della giustizia dopo una disastrosa guerra mondiale costata all’umanità oltre cinquanta milioni di morti, dimostrano l’impegno concreto a porre basi legislative che hanno fornito solide fondamenta alla democrazia nel secondo dopoguerra.
Oggi, in un contesto storico-politico molto diverso rispetto a quello del nazifascismo, la xenofobia ed il razzismo mettono nuovamente in discussione i principi di solidarietà umana e giustizia spingendosi fino al rischio di generare nuove guerre. Tornare a confrontarsi con questi temi, a partire da una chiave di lettura storica strettamente legata alle vicende personali di coloro che subirono gli effetti del “razzismo di Stato” e della persecuzione politica, significa pertanto riflettere anche sulle vicende complesse del presente in cui giovani e meno giovani sono immersi quotidianamente.